La Costa d'Argento è quella parte del territorio maremmano a sud di Grosseto che si affaccia sull'ultimo meraviglioso tratto del mare di Toscana. La delimitano i monti dell'Uccellina e il lago di Burano, due ambienti naturali assolutamente unici. Dalle fonti calde e salutari dell'Osa fino ai piedi della magica collina dei Tarocchi, la percorre longitudinalmente la statale Aurelia, lungo l'originario tracciato dell'omonima via consolare, qua e là intersecata da strade che portano al monte e al mare. Le fanno da corona gli antichi borghi arroccati sulle alture circostanti di Montiano, Magliano e Capalbio, racchiusi fra solide mura poste un tempo a guardia del mare e delle campagne sottostanti e oggi gelose e fedeli custodi di riti e tradizioni, di saperi e sapori che fanno la qualità della vita.
La Costa d'Argento è meta privilegiata del turismo nautico e balneare, attratto dall'unicità del paesaggio della costa, dall'ambiente marino, dalla particolarità e mitezza del clima e da una qualificata gamma di comfort e servizi che ne fanno un luogo eccellente di vacanza in ogni periodo dell'anno. L'arenile di Albinia, i Tomboli della Feniglia e della Giannella offrono al visitatore diversi chilometri di incantevoli spiagge costeggiate da una fitta e ombrosa pineta marittima. Un litorale silenzioso, tranquillo e accogliente lambito da un mare particolarmente calmo e limpido, mare che accarezza la sabbia dorata di Ansedonia che si erge dalla macchia mediterranea alla fine del Tombolo della Feniglia. Questo lembo di paradiso, che separa il mare dalla laguna in uno spettacolo di armonia e colori, si allunga verso l'Argentario offrendo nuovi e incantevoli scenari.
Orbetello si specchia felice sulla fiorente e pescosa laguna, ricca di voli e spesso circondata da atmosfere rarefatte e irreali, da colori tenui e struggenti. All'interno delle ciclopiche mura, ogni angolo fa riaffiorare le memorie di un passato che la vide città etrusca e romana, ricca abbazia medievale, inespugnabile capitale dei Presidios spagnoli e base prestigiosa di voli leggendari che aprirono per primi all'uomo le frontiere del cielo sopra l'Atlantico.
L'Argentario, che dà il nome a questo tratto di costa, è una montagna verde protesa tra le onde. Un tempo isola, si è poi ricongiunto al continente attraverso i tomboli di Feniglia e Giannella, oggi splendidi paradisi dell'ambiente e della vacanza balneare.
Il Promontorio è un continuo alternarsi di costa alta a falesia che qui e là si apre in piccole insenature, con amene spiaggette isolate e protette da zone incontaminate. Cale discrete, alcune delle quali accessibili solo via mare, e circondate dal profumo acuto della macchia mediterranea e delle erbe aromatiche, si scoprono incastonate fra le rocce come gemme preziose che si specchiano su trasparenze marine, a tratti verde smeraldo, di un fascino indimenticabile tanto che questo tratto di costa così variegato viene considerato come uno dei mari più belli d'Italia.
L'importanza di questa zona è dovuta anche al particolare interesse che riveste dal punto di vista subacqueo, tanto che ogni anno è un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di questa attività. L'Argentario per la sua linea costiera estremamente irregolare crea differenti tipi di ambienti immersi in scenari particolarmente unici che rendono questo circoscritto spazio di mare ricco di forme di vita sottomarina rare e meta irrinunciabile sia per gli amanti delle immersioni che per gli appassionati di biologia marina e di rettili. Una ricchezza quella di questi fondali che invita continuamente a sperimentare nuovi e sempre più emozionanti percorsi nel misterioso e fiabesco mondo del mare.
Lasciato il promontorio dell'Argentario, chiudono la costa maremmana le altrettanto caratteristiche Macchiatonda, al Torba e Chiarone verso Capalbio, incorniciate da una ricca macchia selvaggia e da ampie dune e fatte di sabbia scura quasi nera che esaltano ancor più, quasi contrastano, la limpidezza del mare. La possibilità di vivere e veleggiare questo mare è resa possibile anche grazie alla presenza di porticcioli turistici e porti ben attrezzati. Talamonaccio, la Foce dell'Albegna e Santa Liberata sono piccoli scali, dove è facile attraccare e usufruire di vari servizi, che fanno da corollario ai rinomati porti del Monte Argentario e di Talamone.
Corteggiano il promontorio l'Isola del Giglio, con i suoi possenti e selvaggi granitici, intervallati da fertili terrazze modellate nei secoli dal paziente e instancabile lavoro dell'uomo, e Giannutri, isola anticamente dedicata alla Luna, che tra le rovine di una villa romana di epoca imperiale, custodisce il segreto di una delicata storia d'amore. Dagli strapiombi di roccia, che gelosamente nascondono le incantevoli cale dell'Argentario, la folta macchia mediterranea sale all'eremo dei Passionisti fino in cima alla vetta, da dove lo sguardo spazia dall'Amiata ai monti laziali per poi perdersi nell'infinito azzurro dove si stagliano in lontananza le sagome di Montecristo, dell'Elba e della Corsica.
Santo Stefano Porto è più protetto dai venti rispetto a Porto Vecchio e comprende anche il molo dello Yacht Club che offre vari ormeggi oltre a quelli previsti in porto. La sosta a Porto Santo Stefano offre l'occasione di visitare il piccolo centro raccolto intorno al vecchio porto e la passeggiata lungo le banchine conduce fino al porto nuovo animato dal traffico dei pescherecci, dei traghetti per l'Isola del Giglio e Giannutri e dal mercato ittico. Anche il porto di Porto Ercole, dotato di ottimi e efficienti servizi, è molto frequentato nei periodi primaverili e estivi grazie ai numerosi posti barca disponibili. Affacciati sulla banchina del lungomare ci sono ristoranti, negozi e locali che assicurano una vita mondana vivace e raffinata.
E infine Cala Galera una marina moderna e all'avanguardia, in grado di offrire quasi tutti i tipi di assistenza e scalo molto piacevole anche per la presenza di eleganti locali e ristoranti di ottimo livello.
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